Tutto il bene possibile è una storia generazionale privata che diventa universale: inizia con una scelta ben precisa che causa una reazione a catena, coinvolgendo tutte le generazioni a venire. È una storia declinata tutta al femminile: parte dai primi anni del Novecento con la nonna che si trasferisce dal Nord al Centro Italia e arriva sino agli anni Duemila con la pronipote. La nonna, infatti, si era legata a un uomo già vincolato dal matrimonio con un’altra donna, che però lo ha tradito durante il suo esilio militare. In seguito, il nonno si è trasferito con la nonna a Maccarese e ha iniziato una nuova vita formando una bellissima famiglia con cinque figli: tre maschi e due femmine. Una malattia lo ha poi portato via prematuramente ai propri cari prima che egli potesse riconoscerli ufficialmente. Nel romanzo vengono così esplorati temi universali come l’identità, la famiglia, il genere e le ideologie, facendo della memoria personale un riflesso della memoria collettiva di una nazione.
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