Da sempre il tema dell’abitare ha influenzato la vita del pensiero, dando origine a una serie di immagini che tentano di esprimere la condizione ontologica dell’uomo nel suo mondo. I saggi che compongono questo volume intendono comprendere in che modo i concetti e le metafore dell’abitare, della città, della metropoli abbiano consentito a filosofi e pensatori, dalla fine del Settecento al Novecento, di elaborare strumenti di analisi e categorie interpretative per riflettere sullo statuto concettuale della modernità, sulle ragioni del suo declino, sulla genesi dell’età contemporanea. Dalla crisi del modello abitativo come un luogo chiuso e sicuro separato dal mondo esterno, alla nascita della società di massa, il pensiero filosofico non cessa di riflettere sul nuovo modo di stare al mondo dell’uomo contemporaneo e di analizzare i molteplici aspetti in cui si esprime il suo sentimento di spaesamento, di sradicamento derivato dall’irruzione del nuovo spazio urbano della metropoli, fonte di alienazione e di solitudine. Saggi di: Bruno Accarino, Attilio Bruzzone, Ubaldo Fadini, Mario Farina, Guido Frilli, Sebastiano Galanti Grollo, Gianluca Garelli, Sergio Givone, Roberto Morani
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