Una giovane donna, ospite della zia nel Grand Hotel di San Martino di Castrozza, deve mostrarsi nuda a un vecchio conoscente per salvare il padre dalla rovina economica. La grottesca vicenda è quanto mai sintomatica della lotta della dignità umana contro il potere del denaro. Ma soprattutto, in questo monologo-delirio, Schnitzler raggiunge i vertici della sua creazione artistica cadenzando, come in uno degli ultimi quartetti di Beethoven, il progressivo scivolamento dalla disperazione, al sonno, alla morte.
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