Questo volume è l’esito di una ricerca condotta nel Dottorato Paesaggio e Ambiente della Sapienza, Università di Roma. Il punto di partenza dell’indagine è che il progetto di paesaggio si sia costituito come una declinazione teorica complessa, capace di metabolizzare i problemi emergenti connessi alla crisi della città, intesa nelle diverse accezioni novecentesche, dall’irrompere della questione ecologica attraverso la dimensione del rischio, soprattutto rispetto alle trasformazioni climatiche, alla questione delle diseguaglianze sociali, e al riaffermarsi dell’“azione diretta” da parte delle comunità come risposta alla condizione di crisi. L’ipotesi centrale della riflessione è che queste differenti tensioni stiano trovando un punto di incontro e di possibile co-evoluzione, in chiave progettuale, grazie al feedback tra consapevolezza ecologica e nuove forme di partecipazione, in modo significativo nei progetti di paesaggio contemporanei. Questo favorisce la messa a punto di nuove modalità di lavoro che sembrano scardinare le contrapposizioni e le antinomie ereditate dal recente passato e radicate negli immaginari collettivi e scientifici quali: scientifico/creativo, temporaneo/permanente, strategico/tattico. La struttura della ricerca riflette una sequenza abduttiva: muove cioè da una rassegna critica di progetti contemporanei per interrogarsi intorno al loro successo e crescente radicamento. A questo fine vengono delineati una serie di argomenti a supporto della possibile spiegazione di questa evidenza e tracciate ipotesi interpretative connesse all’evoluzione “in corso” del progetto di paesaggio stesso.
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