Ci sono vite destinate a incontrarsi nei punti di frattura dell'esistenza. Quando la scienziata Julia Bazin sopravvive a un terribile incidente stradale, decide di non tornare alla sua vecchia vita. Nascosta nell'ospedale dove è stata ricoverata, inizia a osservare Andrés Lavriaga, l'unico altro sopravvissuto allo schianto, ladro e assassino suo malgrado. Mentre Julia si finge una dottoressa nelle visite notturne ad Andrés, la narrazione si espande come cerchi nell'acqua, rivelando le storie intrecciate di vite appese a un filo: i fratelli gemelli Ernesto e Andrés, segnati dalla violenza materna e uniti da un legame indissolubile; Fátima, contesa tra i due e portatrice di un amore imperfetto; Manuel Falco, il Chaco, figlio della foresta e della laguna, dove l'identità si forma come un mosaico di esperienze primordiali. Con una prosa ipnotica che scivola tra le voci narranti, Carolina Bello esplora la fragilità delle connessioni umane, le ambiguità del desiderio e la potenza del linguaggio come ultimo rifugio. Un romanzo sulla necessità di reinventarsi attraverso gli occhi degli altri, dove ogni parola è un seme piantato nei momenti di solitudine più assoluta e ogni silenzio un grido che chiede di essere ascoltato. Il resto del mondo rima è un labirinto narrativo che ci accompagna negli anfratti più oscuri dell'animo umano, rivelando come sia possibile trovare senso e bellezza persino nell'esistenza più marginale.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.