Il grande fotografo Tano D'Amico racconta le vicende sociali e politiche accadute nel 1977; di come sia riuscito a stare quotidianamente nel Maelstrom del movimento che di quell'anno – mai abbastanza maledetto dai poteri di destra, e di sinistra – ha preso il nome. Una singolarissima descrizione di quella rivolta esistenziale di una parte rilevante di generazione che alla lettura risulta un susseguirsi di acuti colpi d'occhio – istantanee appunto – tradotti con parole infinitamente amorevoli per i protagonisti di quel tentato "assalto al cielo" risolto poi in un tragico sterminio.
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