La storia di Antonina, delle sue passioni, della sua vocazione artistica e della sua personalità libera e fragile – in palese conflitto con l’austerità e la determinazione del padre Numerian, fervente cristiano consacrato alla restaurazione del cristianesimo nella sua forma primigenia – costituiscono il primo accenno di un tema che segnerà tutta la produzione successiva di Collins, quella del conflitto generazionale, dell’insanabile spaccatura tra padri e figli. Questo, per Collins, è però solo un nodo narrativo, un filo in una trama costruita magistralmente, capace di passare dall’amore alla guerra, dall’intrigo politico al mistero e al terrore, una maglia che lo scrittore inglese sfrutta per raccontare con rigoroso zelo storiografico la Roma del V secolo d.C alle prese con l’invasione dei Goti e con la vera e propria guerra intestina tra le antiche religioni pagane e il nuovo cristianesimo.
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