Il sogno di una comunità solidale ed egualitaria attraversa da secoli la storia sociale e culturale. L'esigenza di aggregarsi e di investire in un progetto di vita comune, fedele a un universo di valori condivisi, ha portato più persone, in diversi periodi storici, ad allontanarsi dalla famiglia e dalla comunità di origine per fondarne di nuove. Questo libro - utilizzando anche gli strumenti dell'inchiesta sul campo - racconta il movimento comunardo contemporaneo che, partendo dalla rivoluzione culturale negli Usa, si allarga fino a comprendere le esperienze europee e italiane degli anni Settanta. Ma in Italia, negli ultimi vent'anni, la geografia della vita comunitaria è cambiata: declinano le esperienze più radicali, ideologiche e "separate" per far posto agli "ecovillaggi", un modello di vita condivisa ispirato alle pratiche e alle teorie di una più generale cultura ambientale ed ecologica. Le Comuni di seconda generazione rappresentano uno stadio più avanzato del discorso comunitario. Se le prime erano soprattutto esperienze di contestazione, le seconde si presentano come proposte di un vissuto collettivo concreto, realisticamente alternativo. A guidare le nuove realtà comunarde è l'idea di una vita sottratta agli imperativi della società della merce, di comunità aperte e integrate nel territorio capaci di testare altri rapporti sociali ed economici.
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