L’arte della convivialità a tavola e del buon cibo è certamente una delle peculiarità più apprezzate e valorizzate della società moderna, ma se è vero che la Letteratura riflette sempre la realtà da cui prende ispirazione... be’, allora in certe circostanze sarebbe meglio domandarsi se non sia il caso di valutare l’eventualità di non assaggiare il piatto che abbiamo davanti, o di non parlare con i commensali che ci siedono di fianco. Perché sarebbe molto sgradevole scoprire di essere la portata principale del pranzo o la vittima a cui offrire il boccone avvelenato... Con la solita maestria che li contraddistingue, i grandi nomi della Letteratura classica (da Cechov a O.Henry, da Quiroga e Bazán a Maupassant e Twain) hanno scritto di vicende sinistre e inquietanti legate al mondo gastronomico e conviviale che sono state raccolte in questo volumetto al fine di mettere in guardia il lettore goloso dalla pericolosa fascinazione che una succulenta pietanza può suscitare.
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