A inizio Novecento il volume di Lincoln Steffens – qui per la prima volta tradotto in italiano da Raffaele Rauty – inaugurò le pubblicazioni del giornalismo di inchiesta statunitense, denunciando la corruzione urbana presente nelle principali città americane (Chicago, St. Louis, Philadelphia, New York). Il libro di Steffens, gli articoli e i testi di quei giornalisti – definiti muckraker – mostrarono con le loro indagini la corruzione diffusa nella politica, lo stravolgimento collettivo dell’ordine democratico e dei principi morali, le frodi continue nell’intervento pubblico, un pericoloso disinteresse di massa per il controllo della realtà sociale. L’attualità del volume ripropone la necessità dell’autonomia e indipendenza del lavoro giornalistico da ogni forma di potere. In un paese come l’Italia, in cui la corruzione è endemica e la libertà di informazione è problema costante, questo libro è di sconvolgente attualità. «In una situazione così complessa e condizionata da cambiamenti repentini e drastici, capaci di mettere a repentaglio il bene più prezioso per una democrazia, il compito di vigilare per chi svolge questo mestiere è ancora più importante e decisivo. Seguire l’esempio di Lincoln Steffens dovrebbe essere per tutti i giornalisti l’imperativo categorico» (dalla Postfazione di Sergio Rizzo)
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