Messico, anni '20. Cándido Castro si ritrova a lavorare come bracciante per dei latifondisti che sfruttano gli Indiani, persino puniti appesi per le membra se non abbattono le quattro tonnellate giornaliere di legname, e tutto per un mero capitalistico profitto… Nella dimensione via via sempre più corale del romanzo però i dannati della terra si ribelleranno per riprendersi la libertà, la terra, la propria vita, al grido rivoluzionario di “Tierra y Libertad”!
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