In questo ultimo capitolo di una trilogia dedicata alle donne, alla maternità e alla violenza nei rapporti familiari Viktorie Hanišová affronta ancora una volta un tema urticante: ad appena nove anni Eliška si è trovata a vivere una terribile tragedia e nel corso dell’infanzia tenterà di cancellare dalla mente il ricordo di quell’episodio mai del tutto chiarito. Da adulta però, dopo aver intrapreso gli studi di architettura, inizia a essere tormentata dalla necessità di ricostruire la propria storia e capire cosa abbia portato sua madre a compiere un atto così brutale e inspiegabile. Passo dopo passo la sua personale “indagine” sulla vicenda ormai lontana la impiglia sempre più nel passato e rischia di minare il suo già fragile equilibrio mentale… Un testo avvolgente, che ha l’andamento di un racconto poliziesco ma che si trasforma via via in un’analisi psicologica. Senza offrire nessuna semplice e consolante soluzione.
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