"Quel che rimane dell’umano al tempo dell’Intelligenza Artificiale" è un volume nato da un progetto ideato e promosso dall’Associazione culturale in tempo, dedicato al suo fondatore Ennio Calabria. L’opera propone una riflessione multidisciplinare sulle problematiche e le conseguenze che lo sviluppo dell’IA comporta per l’esistenza psico-sociale dell’essere umano. Il libro documenta l’ampiezza e la complessità del progetto: dagli incontri curati da Giulio Latini, con i contributi di studiosi, specialisti e ricercatori di discipline umanistiche e scientifiche, alle riflessioni degli esponenti dell’Associazione, fino ai pensieri e alle opere degli artisti partecipanti alla mostra Intelligenza della mano. Queste opere mettono in luce il valore del mistero dell’interiorità — un aspetto che l’IA tende a escludere — mentre l’arte si fa connettore di questo mistero, capace di moltiplicare la vita in un mondo che non ha più tempo né senso.
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