Un mattino d’inverno Cosima Castaldi è costretta a lasciare il palazzo in cui vive. Sofferente da tempo del morbo di Alzheimer, è condotta in una residenza sanitaria assistenziale, la stessa in cui è ospite Bianca, la sua amica d’infanzia. Sedici mesi dopo Ghita Pasini, la sua dama consolatrice, rivela di essere l’unica visitatrice di Cosima. Nel corso di un conto alla rovescia di tre giorni, al termine del quale intende lasciare il posto per riprendere la sua vita di scenografa teatrale, Ghita ritorna sulle tracce dell’incontro con Cosima e Bianca, delle stagioni dell’amore e della prova di tutte e tre le donne. Percorrendo le vie di una piccola città, l’eco della voce di Ghita richiama un eterno andirivieni di eventi e stati d’animo, col proposito di smascherare i volti, le parole e i silenzi di una comunità. Una storia sulla scelta di accompagnare o abbandonare non solo le persone che non sono più in grado di prendersi cura di sé, ma anche i luoghi e gli oggetti che hanno dato corpo e anima alla loro esistenza e continuano a vivere di vita propria, nonostante tutto e tutti.
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