Perché mai scrittura e lettura debbono rischiare di essere 'separate in casa'? Perché mai il poeta non può anche essere critico? Una delle più attive e interessanti figure della poesia italiana contemporanea, Lino Angiuli, dimostra, con questa raccolta di scritti critici, come la penna e l'occhio non possano che essere complementari ovvero come la creazione letteraria debba naturalmente confrontarsi con le pagine altrui per giungere a una consapevole interlocuzione con il proprio tempo. Il saggio su Gozzano, gli 'esercizi di lettura', le posizioni teoriche e una selezione di prefazioni e postfazioni, distillato di oltre quarant'anni di attività culturale, contribuiscono alla fissazione di alcune idee chiave dell'itinerario di Angiuli, rivelandoci non solo i principali autori di riferimento ma anche un'idea della letteratura come 'tradizione sperimentale' e una concezione della relazione intellettuale come creazione di una sodalità diffusa. Perché le lettere possano essere davvero umane.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.









Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.