Le scienze sociali hanno a lungo considerato la dissoluzione della comunità come un processo traumatico anche in condizioni pacificate. Quando poi la causa della dissoluzione è la guerra, il panorama sociale si frantuma e appaiono nuove recinzioni. Questo volume indaga sul campo le vicende del Kosovo e della Romania e le loro conseguenze nel Veneto. Nel caso del Kosovo l'autore documenta sia i prodromi del conflitto sia gli esiti migratori del dopoguerra. In Romania, la politica della "porta aperta" ha provocato un'irruzione di capitali stranieri e un'emigrazione verso Occidente tanto agognata quanto sofferta. Infine, l'inserimento nel Veneto di questi migranti sono posti in rilievo attraverso le testimonianze dei protagonisti.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.