Questo libro racchiude il racconto fedele e documentato di un periodo artistico italiano che ha lasciato un segno indelebile nella cinematografia mondiale, cambiando per sempre questa arte. Solo una decina di anni è durato il Neorealismo, eppure chi vuol comprendere il cinema contemporaneo deve partire comunque da qui. Il volume ripercorre quel sentiero creativo attraverso le parole e le immagini messe insieme da Carlo Lizzani (l’ultimo regista di quel periodo) e Gianni Bozzacchi che sul tema hanno scritto diretto e prodotto un film dal quale questo libro trae spunto. Si tratta di un racconto che spiega le origini di questa corrente ma soprattutto la nuova visione del mondo attraverso la macchina da presa, e che ridisegna anche il rapporto tra l’opera stessa e chi la guarda. Sfatando nello stesso tempo luoghi comuni e dicerie nate all’ombra di questo successo planetario. Senza dimenticare che i contenuti innovativi sono stati resi possibili, come il libro dimostra, anche grazie alle nuove tecniche cinematografiche che sono state immaginate in quel periodo. Qui troviamo l’intero testo del film, con molte delle immagini, sia famose sia meno conosciute, della filmografia dell’epoca, non solo a corredo iconografico ma soprattutto a descrizione dei concetti chiave con i quali il Neorealismo ha innovato, citando Lizzani, sia la grammatica che la sintassi del cinema. A questa prima parte si devono aggiungere le interviste a personaggi della cultura e del cinema, che appaiono nel film in quest’ordine, come il professor Paolo Galluzzi, Bernardo Bertolucci, Franco Interlenghi, Enzo Staiola, Paolo e Vittorio Taviani, Martin Scorsese, Umberto Eco, Ermanno Olmi, Giuseppe Rotunno, Antonella Lualdi, presenti qui in forma integrale. Seguono tutte le biografie e le opere di tutti gli artisti citati nel volume, così da costruire un insieme completo per la documentazione sul Neorealismo.
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