La televisione è, innanzitutto, una passione. E da anni Emily Nussbaum lo dimostra con la sua scrittura sulle pagine del New Yorker, cercando modi nuovi di guardare al piccolo schermo proprio mentre intorno tutto sta cambiando. Dentro a questo libro sono raccolti i suoi articoli di critica televisiva: profili, recensioni, dibattiti, riflessioni. Tutto comincia da Buffy l'ammazzavampiri, la serie da cui l'autrice ha intrapreso il suo personale percorso di analisi del mezzo. E poi si prosegue con le protagoniste femminili, l'ossessione amorevole dei fan, gli showrunner che hanno cambiato la scrittura e l'industria, l'eredità della tv classica. Fino ad arrivare alla connessione profonda tra i reality e le conseguenze del #metoo sui programmi che amiamo.Tra le pagine di questo libro si trova la dimostrazione della rilevanza della televisione, in tutte le sue forme: la storia e il contemporaneo, la serialità e l'intrattenimento, la qualità e il trash. Ritenerla «deficiente» è fin troppo facile: più complicato è provare a capirla nelle sue profonde trasformazioni e nel legame con la società, la politica, la cultura.
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