Pietro Barbetta accompagna il lettore in un viaggio affascinante attraverso i modi in cui la diagnosi è stata pensata, praticata e narrata nel mondo occidentale e oltre. Si parte da un excursus sui linguaggi della diagnosi, per esplorare il senso del sintomo in contesti culturali differenti, fino a proporre una visione transculturale dei metodi diagnostici e terapeutici. Al cuore del libro c’è un originale «dizionario» dei principali termini diagnostici, che intreccia etimologia, antropologia e pratica clinica. Ogni voce si apre come un dialogo con il lettore per riflettere su cosa significhi oggi fare diagnosi in un mondo complesso e interconnesso. Il sintomo è il punto di partenza: luogo d’incontro tra scienza, arte e filosofia. Ogni sintomo ha un suo stile, una forma, una coerenza interna, e si colloca in una specifica semiosfera – dalla medicina classica ai riti clanici, dalle psicoanalisi alle terapie di gruppo. Attraverso storie cliniche, strumenti di lavoro e trent’anni di esperienza, il libro rompe così con ogni riduzionismo e apre a una pluralità di sguardi: è una mappa preziosa per orientarsi nella complessità della sofferenza psichica.
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