Se per canone si intende il criterio normativo che disciplina un campo di ricerca scientifico, è evidente che gli studi di genere abbiano avviato un’attenta riflessione critica sui singoli statuti disciplinari. Questo numero della rivista si propone di raccogliere e mettere a confronto espressioni significative di tale riflessione, nella prospettiva non già di integrare l’organizzazione canonica dei saperi con qualche frammentario supplemento di una cultura di genere banalizzata e depotenziata, ma di decostruire la tradizione culturale del Soggetto unico che si autoproclama universale e neutro, camuffando la sua parzialità di soggetto maschile, eterosessuale, appartenente all’élite. E’ questa l’unica strada per aprire i canoni disciplinari a nuovi paradigmi euristici e interpretativi e valorizzare la pluralità delle esperienze e dei soggetti.
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