Palermo, dicembre 1989. Nel pieno di una delle stagioni più intossicate dai veleni della mafia si apre uno squarcio di vitalità: le facoltà universitarie vengono occupate e da lì parte il movimento della Pantera, il sindaco democristiano eretico Leoluca Orlando si batte per rinnovare la politica, a cominciare dal suo partito e dai gattopardi che lo controllano. D’improvviso Palermo incarna una promessa di cambiamento. E tutto ciò avviene proprio mentre un altro palermitano giunge inatteso a conquistare la scena nazionale: Totò Schillaci, alla sua prima stagione nella Juventus, conquista a suon di gol la maglia della nazionale e i campionati mondiali da giocare in casa. La città che pareva condannata all’eterno presente indica il futuro all’Italia. Ma durerà? O sarà solo una stagione delle illusioni che cede il passo all’autunno del disincanto? "L’estate di Totò Schillaci" è un romanzo generazionale che guarda a un passaggio cruciale della storia italiana: la svolta fra gli Ottanta e i Novanta, tra illusione di grandezza e realtà di declino. Per la lettura di questo mutamento viene usata la chiave interpretativa del calcio, che da sempre è per l’Italia l’autobiografia della nazione e ne rispecchia pienamente la parabola nell’ultimo scorcio del millennio.
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