Il volume attraversa alcuni momenti della storia del pensiero femminista della differenza sessuale, con specifico riferimento al contesto italiano, sulla base di una prospettiva critica al cui centro risiede il rapporto tra corporeità, sessualità e dimensione del senso. L’obiettivo è far emergere la ricchezza e la complessità del pensiero della differenza delineandone una «controstoria». Anziché seguire il canone tradizionale, che dal femminismo radicale degli anni Settanta (Lonzi) arriva, negli anni Novanta, all’elaborazione della Libreria delle donne di Milano (Cavarero, Muraro) passando attraverso il confronto con le esponenti francesi (Irigaray), il testo procede nel senso inverso: da Muraro a Lonzi. In questo modo, fa emergere come la differenza sessuale, che in Lonzi assumeva una valenza polemica e destabilizzante, si sia sempre più cristallizzata, passando dall’essere legata a una pratica di sperimentazione all’essere concepita come un presupposto identitario. Con la prefazione di Caterina Botti, un libro approfondito e critico su uno dei filoni fondamentali del pensiero femminista italiano.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.