Nel 1993 l’emittente televisiva statunitense HBO mandò in onda per la prima volta Hotel Room (Camera d’albergo), miniserie in tre episodi, due dei quali diretti da David Lynch e uno da James Signorelli. Gli episodi erano tutti ambientati nella camera d’albergo 603 del Railroad Hotel di New York. Per le sceneggiature, Lynch aveva interpellato lo scrittore Barry Gifford, con cui aveva già lavorato per la trasposizione cinematografica del romanzo Cuore selvaggio (1990), e al quale avrebbe continua-to a ispirarsi portando sul grande schermo Strade perdute (1997). Nella versione televisiva di Hotel Room Lynch adattò due dei testi proposti da Gifford, realizzando gli episodi Tricks (Clienti, con protagoni-sta Harry Dean Stanton) e Blackout; quei testi più un terzo, Mrs. Kashfi, furono poi pubblicati in volume, adattati per il teatro e interpretati sui palchi statunitensi ed europei: da New York a San Francisco, da Los Angeles a New Orleans, fino a Bucarest e Parigi. È questo che troviamo in "Camera d’albergo", tre brevi opere teatrali dalle atmosfere chiaramente “lynchiane”: oscure, ipnotiche, in cui gli spazi ristretti costringono i personaggi a confrontarsi tra loro e con sé stessi, con le loro paure e le loro fragilità, ma anche con la forza che ciascuno di loro si porta dentro. Assoluti protagonisti delle opere sono i dialoghi – veri e propri modelli di scrittura per chiunque aspiri a fare letteratura, cinema o teatro – in cui bastano poche, scarne battute a rivelare il complesso mondo interiore dei protagonisti, l’epoca e il mondo a cui appartengono.
Devi effettuare l’accesso per pubblicare una recensione.









Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.