Un romanzo che mette a nudo le ipocrisie del nostro tempo e le contraddizioni di una cultura che ostracizza chi non vi si conforma. Candidato nel 2021 al Prix Goncourt, Prix Femina e Prix Renaudot. Vincitore del Prix Maison Rouge e del Prix de Flore. Jean Roscoff è un ex docente di Storia della Guerra Fredda, neopensionato, divorziato di fresco, ex-moglie in carriera, figlia lesbica e fan del wokismo. Un passato di fallimenti alle spalle, una carriera accademica mediocre, sclerotizzata nella sua routine, alcolista. Una volta in pensione, Roscoff cerca riscatto scrivendo un libro su Robert Willow, poeta e musicista americano vissuto in Francia negli anni '50, poi ritiratosi in campagna a Étampes, infine dimenticato dalla storia. La pubblicazione del libro scatena una bufera mediatica senza precedenti che Roscoff, figlio di un’altra epoca e ignaro dei mutamenti avvenuti nel frattempo in tutto il mondo, non riesce a spiegarsi: viene accusato, tra le altre cose, di appropriazione culturale e si ritrova travolto da attacchi sui social, vandalismi e isolamento sociale, venendo spinto a confrontarsi con le nuove dinamiche sociali e con le conseguenze delle sue azioni.
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