Torino, 1884. Achille Sacchi, giovane giornalista, deve scrivere un ritratto di Giuseppe Turàt, un accademico le cui teorie sul crimine destano scalpore tra i colleghi. Il professore è un enigma: dandy ambiguo, ora angelico, ora inquietante. Nel frattempo, nel quartiere di Vanchiglia avviene un orrendo delitto: la vittima è una bambina, segnata da tagli, morsi e due strani fori sul collo. Tra la gente inizia a serpeggiare l’idea che un vampiro si aggiri per la città, tant’è che il prefetto istituisce una commissione di specialisti per indagare. Quando tutto sembra perduto, Turàt giunge alla soluzione del caso. Della vicenda i lettori apprenderanno ogni dettaglio grazie agli appunti di lavoro di Sacchi. Intanto, in segreto, si risveglia un movimento di donne decise a lottare per i propri diritti.
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