È notte. Due fratelli che hanno poco più di vent’anni sono seduti in una macchina ferma nella piazzola di sosta di un’autostrada, bloccati dalla neve. Uto e Gesso sono i loro nomi, o almeno, così è come li chiamano tutti. Sono stati a cena dalla madre e dal suo nuovo compagno, ma non è andata bene. Uto accusa Gesso, il fratello maggiore, di essere un egoista, di concentrare su di sé ogni attenzione. Gesso si arrabbia e, nonostante la bufera di neve, decide di scendere dalla macchina per raggiungere a piedi la stazione di servizio lontana cinque chilometri. Lì lavora Emma, anche lei sui vent’anni, anche lei con una storia che vuole nascondere. Quella stazione di servizio diventa una tappa sul percorso che condurrà Gesso al di là del guardrail, giù fino al bosco: il luogo da cui far partire le ricerche di un fratello che ha deciso di andare a perdersi. Sarà sufficiente urlare il suo nome in mezzo alle montagne per non far franare via tutto? Gabriella Dal Lago in questo romanzo d’esordio scrive la storia di una notte che scivola nel passato e straborda nel futuro: “Uto e Gesso” racconta i fantasmi che sconvolgono il quotidiano e le persone che restano a custodirli.
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