“Uomo ancora non sono”, nasce dall’esigenza, da parte dell’autore, di trasporre su carta ogni sfumatura del suo vissuto. Fin dai primi versi della raccolta – “Ed io che vorrei soltanto capire il pianto senza delirio” – possiamo notare una spiccata sensibilità data ad ogni singolo verso che vanno a sfociare, a loro volta, nel desiderio costante di libertà – “…ed una lacrima di nostalgia, ti lascia andare tra i satelliti del cuore” –. L’autore ha un’innata padronanza della scrittura in versi che, talvolta, va a scontrarsi con un vissuto interiore dai toni idilliaci – “
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