La ricerca scientifica in ambito pedagogico insiste sull'importanza dell'ascolto in contesto giuridico e converge sull'analisi e il superamento degli aspetti di fragilità e criticità che coinvolgono i minori testimoni o vittime di reato. In modo particolare, la riflessione pedagogica può fungere da supporto nella fase dell'escussione, tramite l'utilizzo di specifici protocolli da adottare all'interno dei setting forensi e negli incontri protetti. Le normative giuridiche europee, con riferimento alla Carta di Noto (luglio 2002) e alla Convenzione di Lanzarote (ottobre 2007) in materia di protezione dei diritti del minore, introducono cambiamenti nelle procedure di affidamento in caso di separazione e di divorzio, nei casi di cyberbullismo e nelle situazioni processuali in cui le dichiarazioni del minore risultino rilevanti. Diventa compito delle istituzioni, dunque, proteggere il minore sia sotto il profilo giuridico che umano, ascoltando le sue necessità e le sue richieste, favorendone la crescita e l'educazione, intervenendo per garantirne il futuro.
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