Si può morire di mafia per tante ragioni: perché sei parente di un uomo d'onore, perché sei un giornalista, un sacerdote, un politico o un magistrato che fa fino in fondo il suo mestiere, perché sei un uomo o una donna che è leale verso la comunità o lo Stato. Si può morire perché sei un imprenditore che decide di non cedere a una spirale economica irreversibile, oppure perché sei un pentito o un testimone di giustizia, che sceglie di raccontare i reati che ha commesso o quelli a cui ha assistito. Si può essere anche una vittima innocente, caduta sotto i colpi di guerre altrui, perché si trova al momento sbagliato nel posto sbagliato. Diciotto brevi biografie. Un tentativo per raccontare il fenomeno mafioso e la sua lenta trasformazione a partire dalla prima strage dopo l'Unità d'Italia. Età di lettura: da 10 anni.
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