Nella Kamouraska, la regione del Canada affacciata sull’estuario del fiume San Lorenzo, accanto alla frontiera con gli Stati Uniti, le lobbies dell’industria petrolifera e forestale hanno corrotto da tempo il sistema politico e insieme si accingono a spingere sull’acceleratore dello sfruttamento del pianeta, per un’ultima, folle corsa verso il profitto. Obiettivo: la costruzione di un nuovo oleodotto. Per raggiungerlo, è necessario tagliare a raso un’enorme porzione di foresta degli Appalachi, con i suoi alberi centenari, ormai unici, e il suo ricchissimo ecosistema. Tuttavia non è difficile allearsi con l’industria del legname, inventarsi la diffusione incontrollata di una presunta piaga mortale tra i pini bianchi e iniziare a ingannare i piccoli proprietari di boschi, spingendoli a svendere la loro terra e ad andarsene. Il coraggio civico di un gruppo di ecocombattenti scoprirà le trame, le connivenze e la ferocia del potere economico, riuscendo a unire e a risvegliare, radunandole sotto le fronde del simbolico Grande Pino, le coscienze della società civile. Uno scontro finale che assume i contorni dell’incerta lotta per la sopravvivenza della Terra e dell’umanità.
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