Un hard-disk rotto, un sentimento sommesso di nostalgia e perdita, ricordi fatti di oscurità e speranza insieme: la scrittura inevitabilmente cede alla suggestione di ogni minimo dettaglio, come rapita da una penna che non può tenere il colpo in canna, ma deve dare corpo concreto alle immagini che popolano la fantasia dell’autrice. Questi pensieri multiformi, rimasti sulla pagina per anni a fermentare come il buon vino, affollano ora la stanza di parole con giochi e scherzi, divertendosi bonariamente a ingannare e confondere il lettore con la loro eccentricità.
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