È una Roma vera, nascosta e commovente: la Roma meticcia. Il rapper di Assalti Frontali, diventato papà di due bambine, viene risucchiato dentro una scuola elementare dal nome orientale: Iqbal Masih. Siamo nella periferia romana e intorno a questa scuola si incrociano due mondi, quello formato da bambini, maestre e genitori che organizzano la resistenza contro il decreto Gelmini e quello di un campo rom non autorizzato che spunta una mattina di settembre proprio lì vicino. C'è solo una strada, via Casilina, che separa le due realtà: di qua la scuola, occupata e piena di striscioni per attirare attenzione, di là i rom romeni, nascosti e accucciati dentro un canalone per sopravvivere agli sgomberi. Piano, piano, la lotta diventa gigantesca e unica, in gioco c'è la sopravvivenza dell'istruzione pubblica italiana di qualità e il diritto a una vita degna dei più deboli, odiati e sconosciuti da tutti: i bambini rom. Scritto con un linguaggio fresco e ritmato tipico del rap il libro entra nei dettagli di alcune giornate scandite da occupazioni e concerti, sconfitte e vittorie.
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