Fin dagli inizi, l'horror si è incaricato di dialogare con la realtà attraverso moduli precisi, presentandosi come specchio della società e come strumento con cui rappresentare un'idea di mondo. "So cosa hai fatto" si propone di riflettere sul cinema horror a partire dalla fine degli anni '70, in quanto campanello d'allarme e cartina al tornasole di istanze sociali, politiche e culturali. Sono numerose le storie del cinema horror classico. Ma mancava ancora un testo dedicato all'horror contemporaneo che ne contestualizzi le strategie produttive, le intenzioni e le estetiche, alla luce dei profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi vent'anni nel mercato della produzione delle immagini. "So cosa hai fatto" ha l'ambizione di colmare questa lacuna.
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