Prima guerra mondiale. In trincea vivono e sopravvivono, ognuno alle prese con gli stessi tormenti, i fanti Giuseppe, Tanino e Ciaramella. La loro compagnia, guidata dal Tenente che qui si fa voce narrante, affronta con il volto scavato dalla paura e dalla fame le difficoltà quotidiane, tra fango, azioni d’attacco e noiose attese, rancio spesso malsano e il pericoloso nemico oltre le linee. Sofferenza, speranza, istinto di sopravvivenza, nostalgia. Racconto crudo e poetico insieme, Il silenzio della neve che cade mostra l'assurdità della guerra sublimandola in una dimensione quasi onirica, sospesa nel tempo e nello spazio, dove l'unica realtà è data dai sentimenti. Un romanzo dal messaggio pacifista, oggi più che mai attuale e necessario, espresso con uno stile di scrittura che riesce ad armonizzare i toni struggenti della malinconia con le espressioni più crude, le descrizioni liriche con i resoconti brutali, restituendo il vero volto di ogni conflitto: la perdita di anime innocenti.
“I cecchini puntano prima agli uf iciali
profumati e belli grassi che, in quella conta
disumana, valgono di più in termini di
importanza militare e altre stronzate simili.
È come un gioco. Giochiamo a farci
ammazzare, un giorno a me, un giorno a te.
Se poi si tratta di un generale, tanto meglio.
Doppia razione di cognac per tutti. Ma sono
sempre i poveri cristi, quelli con l’anima
irrancidita, a rimetterci la pelle”.
Biografia: Giovanni Paolone
Giovanni Paolone è un fotografo
professionista. Vive e lavora a
Teramo, in Abruzzo. Il silenzio
della neve che cade è il suo primo
romanzo.
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