Dopo la morte di Michele, Fosco perde il diritto di genitorialità su Gariga a causa delle leggi approvate dall'Intesa dei monoteismi. Nannina, una strega politeista, percepisce il manifestarsi di qualcosa di maligno, un serpente ombra che prospera invisibile agli occhi degli uomini. Nel suo tentativo di ostacolarlo, la strega coinvolgerà anche Gariga, capace, crescendo, di opporsi con tenacia alla violenza diffusa dal serpente ombra. Un romanzo corale in cui le voci dei vivi e dei morti si mescolano e confondono nel raccontare episodi di crudeltà, omofobia, razzismo e apatia. Sebastiano Luca Tata descrive con stile asciutto e diretto una realtà distopica, aprendo una visione alternativa e critica del reale.
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