La Sanità italiana è una malata di lungo corso. Erminio D'Annunzio la conosce bene considerando che, a questo settore, ha dedicato cinquant'anni della propria vita. Prima da medico ospedaliero, poi da assessore della Regione Abruzzo. Un'esperienza lunga e foriera di risultati quella clinica, una delusione cocente quella politica. In questo libro D'Annunzio spiega cosa c'è che non va nel modo di gestire la Sanità nel nostro Paese e, partendo dall'evoluzione storica del "sistema-salute", arriva fino al resoconto della propria vicenda personale: la storia di un medico che sceglie di impegnarsi nella politica nella speranza di poter riformare il sistema dall'interno. Con estrema chiarezza, D'Annunzio passa in rassegna l'intricata ragnatela di lottizzazioni a cui è demandato il governo di ospedali e aziende sanitarie locali: un sistema in cui lo sperpero di denaro pubblico è imponente e la salute dei cittadini sacrificata sull'altare degli interessi personali e della presunta produttività dei servizi. Senza considerare la superficialità dell'informazione in campo medico, le ingerenze delle grandi case farmaceutiche nella ricerca e il dilagare di una pericolosissima dottrina della "medicina fai da te".
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