Estate 1986. Margherita è un’adolescente di provincia, timida e introversa, che vive in un paesino della pianura padana sulle rive del Mincio, tra il fiume e le colline. In bilico tra la nostalgia per l’infanzia ormai finita e l’aspettativa della giovinezza in procinto di sbocciare, Margherita si immerge nel futuro curiosa e confusa. Sulle ruote della bici, lungo i polverosi sentieri di campagna e immersa nel profumo della robinia, Margherita scoprirà la nuova se stessa che sta crescendo, sospesa tra i moti del cuore, le prime cotte, le controversie con i genitori, le piccole trasgressioni e nuovi orizzonti. Ma presto incontrerà anche il lato oscuro della vita, il dilemma della morte e lo svanire delle rassicuranti illusioni dell’infanzia. Sullo sfondo, la natura, con i suoi campi di granoturco, l’odore del fieno, il frinire delle cicale e i garriti delle rondini.
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