Perso nel crocevia tra la maturità e l'ostinata rinuncia a essa, Ivan è diviso tra la sensazione di una decadenza nostalgica, un conflitto tra valori etici e una realtà che si fa ogni giorno più reificata e irriconoscibile. Barricato nella sua Bergamo e nel suo negozio di dischi, il non più ragazzo e il non ancora uomo si aggrappa ai suoi affetti mentre devia per strade piastrellate di squallore, conosce il lutto e l'amore per poi giungere alla conclusione che l'importante è essere testimoni del proprio tempo, inevitabilmente padri e non più figli.
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