Eva è cresciuta senza padre, vive in roulotte con sua madre Leila, e affronta l'adolescenza aggirandosi in un mondo ai limiti della legalità fatto di ambulanti, immigrati clandestini e nessuna sicurezza tipica della vita borghese. Come se non bastassero le attenzioni morbose di Stasi - il compagno di sua madre - Eva viene rapita per qualche giorno da un vagabondo che, esattamente come lei, ha il corpo afflitto da misteriose macchie a cui non sembra esserci rimedio. L'incontro con l'uomo la rende definitivamente consapevole delle facoltà che si nascondono dietro il suo apparente problema fisico: un terribile potere con cui dovrà imparare a convivere e, nello stesso tempo, il delicato e devastante strumento attraverso cui conoscerà il mondo e se stessa. Il secondo romanzo di Laura Pugno sceglie una prospettiva totalmente nuova attraverso cui raccontare i temi universali dei riti di passaggio e della scoperta di sé.
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