Uno sguardo nei meandri più oscuri dell'essere umano, un viaggio tra terrore e stupore, è questo che i racconti di Robert Aickman propongono ai lettori, sbalorditi come naufraghi che odono il richiamo delle sirene, orribile e affascinante allo stesso tempo. Il racconto di fantasmi nella tradizione di M. R. James si rinnova con la scoperta dell'inconscio, dell'orrore che si nasconde all'interno dell'essere umano: dalle calde spiagge di un'isola deserta, abitata da sensuali ed enigmatiche streghe di "Il mare color del vino", alla claustrofobica stanza di "Che gelida manina", sino al party filosofico di "Più grande di noi", Aickman si rivela un meticoloso e affascinante indagatore di quella linea sottile che separa il noto dall'ignoto, meteorologo dell'inconscio, degno prosecutore di quel fantastico psicologico portato alla luce da Walter De La Mare, e che poi riapparirà in anni più recenti con Thomas Ligotti. Il volume è arricchito da un ricordo di T.E.D. Klein sull'autore, "Un pomeriggio con Aickman".
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