Gli Alberi della letteratura. Filosofia.
-Si tratta in definitiva di una sorta di "canone" che raccoglie quasi 250 opere della filosofia occidentale, dalle sue origini al 1999. E ritroviamo ovviamente i padri nobili di questa disciplina, dal pensiero greco delle origini che compare nelle radici (l'albero è composto da opere e, soltanto nelle sue radici, vi sono indicati i soli autori poiché questi non hanno lasciato scritti - allora come noto l'oralità era alla base della trasmissione dei saperi), sino agli autori che oggi andiamo ad ascoltare ai vari festival.
Come ogni selezione l'albero è frutto di una scelta, della decisione dei curatori di quali siano state le opere decisive e più importanti della storia. Naturalmente in questa scelta ha giocato un ruolo il gusto personale in equilibro con l'oggettività storiografia. Ecco allora che per il grande Aristotele i curatori hanno deciso di far figurare la Metafisica e non la sua Politica o l'Etica; andando verso l'alto spuntano poi i nomi poco noti di Al-Ghazali o quello di Al-Farabi con le loro opere. E più ci si avvicina al presente più ovviamente vien voglia di invocare il gioco delle assenze e delle presenze. Da opere ormai che nessuno legge più (per esempio Aden Arabia del francese Paul Nizan) sino ai cinici aforismi dello scrittore colombiano Nicolás Gómez Dávila; dal neuroscienziato Antonio Damasio col suo L'errore di Cartesio (un'opera che qualcuno potrebbe obiettare che compaia fra la "filosofia") allo psicologo Julian Jaynes con il suo libro Il crollo bicamerale e l'origine della coscienza. Insomma, non mancheranno le sorprese.-
La Repubblica
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