“Ponti intrecciati” riprende la pia pratica di pregare l’uno per l’altro, inarcando così un ponte tra le persone. È una raccolta di poesie risalenti maggiormente agli anni 1954-1958, in cui Mariuccia Mauri vive, presso le Suore di Maria Ausiliatrice di Lecco, il percorso formativo. Mariuccia ci lascia una testimonianza autentica di una poetica del “vissuto”, che con genuinità e spontaneità riporta tratti di vita quotidiana. Rammenta i familiari, le amiche, il paese natio. La sua è una poesia spontanea, è la pura voce del cuore, la quale si iscrive in un contorno di realismo cristiano che riprende venature paniche e naturalistiche. Molte poesie furono riportate a suo tempo dai periodici locali. Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti - insieme alla sua amica del cuore Giuliana Ramponi (1940-1954), di cui c’è una raccolta di racconti, dal titolo “Giuliana”, fatta redigere dai suoi genitori in occasione della sua scomparsa - tra cui il premio “Lourdes” nel 1958. Col ricavato di questo faceva un viaggio, appunto a Lourdes, il cui ricordo trasalisce tra le sue liriche sentite ed appassionate.
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