L’Uomo, l’Universo, l’Amore e Dio sono i temi-pilastro dei versi di Nasimi. Versi lirici e mistici che predicano la dottrina Hurufi e, in una forma figurativa e allegorica, promuovono la filosofia del sufismo. L’“io” nella poesia di Nasimi si fa singolare collettivo, simbolo di un’umanità che persegue il perfezionamento spirituale e l’unità dell’Uomo con il mondo e l’universo. «L’essenza di Dio è nascosta negli uomini» recitano i suoi dirompenti versi, veicolo di convinzioni considerate blasfeme dalle autorità religiose del periodo che lo fecero catturare e uccidere brutalmente. L’opera di Nasimi rappresenta una tappa importante per la poesia, non solo in lingua azerbaigiana e persiana, e, non a caso, ha ispirato molti poeti turcofoni, tra i quali i suoi connazionali azerbaigiani Fuzuli e Khatai.
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