Fondato da Giorgio Manacorda e giunto alla sua quindicesima apparizione, l'annuario di poesia è aperto da un editoriale in cui Paolo Febbraro affronta il nodo poesia/realtà e lo declina nell'analisi di alcuni poeti di oggi. Seguono una breve ricognizione del poeta e traduttore statunitense Geoffrey Brock su quanto è avvenuto recentemente nella poesia italiana, comparata con quella americana, e una riflessione storico-critica di Giorgio Manacorda sulla poesia degli ultimi decenni. Alla testimonianza di Elio Pecora seguono, nella parte dedicata ai documenti, alcune recenti liriche del grande poeta irlandese Seamus Heaney, tradotte da Marco Sonzogni, Riccardo Duranti e Paolo Febbraro. La consueta classifica dei libri più belli del 2009 e del 2010 prelude infine al nutrito schedario sulla poesia italiana e su quella straniera tradotta.
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