Ci dipingono la crisi come un fenomeno naturale. E, come cura, ci propongono le ricette che ne sono all'origine: il neoliberismo. Tutto questo produce sofferenze tanto drammatiche quanto inutili, perché la loro ricetta non funziona e aggrava la crisi. Tutto questo possono farlo perché le persone, anche quelle informate, non capiscono nulla di economia e finanza. Così la nostra vita, il nostro futuro e quello dei nostri figli vengono lasciati nelle mani di "tecnici" e apprendisti stregoni che si comportano come i medici medioevali: sostenendo di curare la malattia, uccidono il paziente. Questo libro prova, con un linguaggio elementare, senza usare termini incomprensibili, a spiegare cosa ci sta succedendo davvero: le origini della crisi, le balle che ci raccontano, come fare a uscirne. È un libro che confida nella razionalità degli umani, nel fatto che dalla comprensione della realtà possa scaturire una coscienza, e quindi un comportamento diverso. È un libro che confida nel fatto che gli schemi di gioco delle squadre di calcio siano più complicati dell'economia. Se tutti discutono con competenza dei primi, potranno capire anche la seconda. Ed evitare di delegare a "tecnici" venduti la gestione della loro vita.
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