Prafrance è la coltivazione di bambù più grande d'Europa, il forte di Bard in Valle d'Aosta è un capolavoro di ingegneria, di urbanistica e di continuità tra architettura e natura, Brasilia è l'ultimo tentativo di città ideale operato dal Modernismo... Da un caffè a un giardino, da un grattacielo di Dubai a Corviale, dai murales di Kentridge sul lungotevere romano alla Basilica reale di Saint-Denis in Francia, i racconti che scandiscono questo libro sono anzitutto l'indicazione a «vedere» il paesaggio e a fermarsi a riflettere sui suoi piccoli universali. Lo spirito di un luogo tra tradizione e futuro, il cambiamento e la durata, le narrazioni dei quali i paesaggi sono intrisi, l'utopia e la concretezza sono alcune delle chiavi per pensare l'immanenza rappresentativa di «piccoli universali» che il paesaggio esercita sulla nostra vita, capace di coglierci perfino nella nostra indifferenza, con un'irresistibile influenza subliminale. Questo libro è allora il diorama di un autore di molte opere di paesaggio realizzate in Italia e nel mondo.
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