Sono passati alcuni anni da quando R.H. Thaler e C.R. Sunstein hanno introdotto il termine nudge (2008): un approccio comportamentale che mira ad accompagnare e orientare le decisioni degli individui in maniera prevedibile senza imporre comportamenti determinati. Il nudge (“pungolo” in italiano) si riferisce quindi a stimoli e a spinte gentili, cioè a incoraggiamenti che, attraverso una progettazione dell’ambiente decisionale, siano in grado di favorire scelte volte a migliorare il benessere individuale e collettivo. Il suo utilizzo spazia in molti ambiti ed è particolarmente applicato alla sfera politica ed economica: salute pubblica, stili di vita, salvaguardia dell’ambiente, sistemi pensionistici e assicurativi. Sebbene questa “architettura delle scelte” non nasca con intenti limitativi della volontà del singolo, essa ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità che possa entrare in collisione con lo spazio dell’autonomia personale. Le autrici e gli autori di questo volume sviluppano una riflessione a tutto campo su tale teoria del comportamento, discutendone risvolti morali, implicazioni etiche e applicazioni sociali e antropologiche.
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