Dieci anni fa, l’11 gennaio 2011, in un’aula gentilmente concessa della Facoltà di Lettere dell’Università di Macerata, 16 soci fondatori convocati dal prof. Marco Severini, davano vita all’Associazione di Storia Contemporanea. Le idee di fondo erano semplici: scrivere la storia basandosi su originali ricerche e ampie letture e con uguale attenzione alla narrazione e all’interpretazione; insegnare la ricerca storica ai giovani e avviare nuovi percorsi di indagine, valorizzandone alcuni coltivati da altre discipline umanistiche; sviluppare l’ottica centro-periferia, un’analisi cioè che ricostruisse determinati eventi sia sul piano “centrale” (un organismo, uno Stato, un’entità sovranazionale etc.) sia su quello dei territori e delle periferie (troppo spesso snobbati dagli studi) e delle loro osmotiche relazioni. I valori di riferimento dell’Associazione sono sempre stati la gratuità e l’accoglienza, una cultura della critica e dell’iniziativa, il dialogo e il confronto con altri saperi e discipline, senza dimenticare l’attività di beneficienza, costantemente esplicata a livello nazionale.
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