Non chiusero le porte è la storia di uomini e donne che non respinsero coloro che chiedevano aiuto, ma accolsero, dettero ospitalità a chi fuggiva dai campi di prigionia e dalle persecuzioni razziali. È la storia della gente di Corvaro, Santo Stefano, Sant’Anatolia, Spedino e Cartore, paesi appartenenti all’area del Cicolano, nella provincia di Rieti e al confine con la provincia dell’Aquila. Storia, e storie, di piccole comunità che tra il settembre del 1943 e il giugno del 1944 non rimasero indifferenti, ma nascosero, sfamarono e dettero protezione a persone che non conoscevano, parlavano lingue straniere o professavano altre religioni. Attraverso un importante lavoro di ricerca negli archivi e interviste dirette agli eredi dei protagonisti, Pierluigi Felli ricostruisce minuziosamente le vicende che ci parlano di un’alleanza tra una parte del mondo rurale e un altro da sé: soldati inglesi, sudafricani, neozelandesi, francesi e jugoslavi evasi dai campi di prigionia, così come ebrei italiani che cercavano di sfuggire alle deportazioni e alla morte.
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