L'esordio demenziale dei Despero quindicenni. L'adolescenza di Aldo Ferro. Una strega mutante dei fumetti appassionata di giovani scrittori bolognesi. Un musicista che compone canzoni per Mina e per Mietta all'insaputa di Mina e di Mietta. Le investigazioni di nonno Graziani. La Monica di Monza. L'orribile dramma di Willy il Coyote. Un immortale in autogrill. Un bisnonno nel buco del tempo. La Sposa Celeste. Lajos contro gli orrendi fidanzati della Betty, e tante altre storie ancora. Morozzi crea un mondo possibile che non è lontano da quello reale, solo molto più assurdo, e lo fa con un'ironia che diventa satira di costume. Con il suo consueto stile colloquiale racconta le disavventure dei protagonisti con un gusto sadico per le scene e gli equivoci imbarazzanti. Nella sua scrittura si incontrano suggestioni letterarie, da Gianni Celati a Stephen King, mescolate al fumetto e alla musica in un impasto pop di cultura alta e bassa.
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